Recitare è finzione o autenticità?

Cosa ne pensa il famoso attore, regista e insegnante teatrale russo, inventore del metodo Stanislavskij, che porta il suo nome?

Il mio scopo non è insegnarvi a recitare, il mio scopo è aiutarvi a creare un uomo vivo da voi stessi.

(K. Stanislavskij)

Spesso chiamato “psicotecnica” dallo stesso Stanislavskij, questo approccio sistematico alla recitazione teatrale è considerato una tappa fondamentale per la nascita della recitazione e del teatro moderno. Nel giugno 1897 Konstantin Sergeevič Alekseev (in arte Konstantin Stanislavskij) incontrò lo scrittore e regista Vladimir Nemirovič-Dančenko ed insieme cominciarono a porre le basi per la nascita del Teatro d’arte di Mosca, che vide la luce nel 1898.

I risultati degli studi di Stanislavskij furono pubblicati nei libri Il lavoro dell’attore su se stesso del 1938Il lavoro dell’attore sul personaggio, uscito postumo nel 1957.

Il metodo si basa sull’approfondimento psicologico del personaggio e sulla ricerca di affinità tra il suo mondo interiore e quello dell’attore, tale per cui l’esternazione delle emozioni del personaggio avviene attraverso la loro interpretazione e rielaborazione a livello intimo da parte dell’attore.