Al Teatro Sistina torna “Rugantino” interpretato da Michele La Ginestra

Due anni esatti dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia, dal 10 al 27 Marzo 2022 al Teatro Sistina di Roma va in scena “Rugantino”, la commedia musicale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, rappresentata per la prima volta nel 1962.

Lo spettacolo compie 60 anni e viene presentato nella sua versione storica originale. Un’occasione per riscoprire un classico del teatro musicale italiano.

“Rugantino”, una pagina indimenticabile della lunga e gloriosa storia del Teatro Sistina, sul cui palco si sono avvicendati i più grandi interpreti.
Anche questa volta c’è un cast meraviglioso, in parte collaudato e in parte rinnovato: da Michele La Ginestra – per la terza volta nel ruolo del protagonista – a Serena Autieri (torna ad essere Rosetta, dopo l’edizione del 2018 con Enrico Montesano), Edy Angelillo (nuovamente nel ruolo di Eusebia, interpretato per la prima volta nel 2004 sempre al fianco di M. La Ginestra), Massimo Wertmuller (debutta nei panni del boia Mastro Titta), Matteo Montalto (da noi intervistato, è di nuovo il Serenante e con lui il pubblico tornerà a cantare da Ciummachella a Tirollallero). Le musiche del M° Armando Trovajoli sono dei successi internazionali, tra cui spicca ‘Roma nun fa’ la stupida stasera, che segna uno dei momenti clou della commedia.

Tutto per la regia originale di Pietro Garinei, con la supervisione artistica di Massimo Romeo Piparo ed i bellissimi costumi originali e le preziose scene firmate da Giulio Coltellacci.

Sono necessari tre giorni per l’allestimento del “doppio girevole” sul quale si sviluppa la bellissima scenografia, con cui il palcoscenico si trasformerà nella Roma papalina ottocentesca, che ospita un cast di ben 40 persone tra attori e ballerini.

Dopo il debutto a Roma, con dodici date tra pomeridiane e serali (feriali 20:30 – festivi ore 16:00), lo spettacolo sarà in scena dal 3 al 10 aprile al Teatro Augusteo di Napoli. Grazie al SOLD OUT romano, previste nuove repliche al Sistina il 13 e 14 maggio e dal 19 al 22 maggio 2022.

Abbiamo intervistato Michele La Ginestra, che torna a vestire i panni del celebre personaggio indossati per la prima volta 21 anni fa accanto a Sabrina Ferilli , nel ruolo di Rosetta, e poi nuovamente nella stagione 2004-2005, affiancato da Edy Angelillo nelle vesti di Eusebia…

Allora Michele, sei pronto a salire sul palco per festeggiare i 60 anni di “Rugantino”?

Certo che sono pronto a festeggiare i 60 anni di Rugantino… io ce l’ho nel cuore! E’ indimenticabile per me… è bastato rifare un attimo di prova ed è venuto fuori tutto il copione, come da una remota memoria del computer.

Ben 150 minuti di spettacolo nei panni della maschera della romanità per eccellenza, che hai già vestito in due passate edizioni (nel 2001 e 2004). Quanto è cambiato dalle tue precedenti interpretazioni?

Ovviamente c’è una maturità diversa: dopo 20 anni di mestiere e di palcoscenici frequentati, si cresce e si migliora. Bisogna dare più leggerezza in alcuni punti e più profondità in altri, ma c’è l’esperienza dalla mia che sicuramente mi farà regalare a questo personaggio delle sfumature più interessanti. Mi chiedo come reagirà il fisico… esteriormente non si vede, ma dentro so’ marcio! (ride).

Provi emozioni diverse da allora?

Provo emozioni più mature: c’è un’enorme gioia a ritornare a fare Rugantino, però non è la stessa emozione della prima volta; passare dal Teatro 7 al Teatro Sistina – perciò da 150 a 1500 spettatori – è un volo ad occhi chiusi!

Rugantino” arriva sulla scena in un clima di guerra difficile da ignorare, dopo essere stato rimandato di due anni, aspettando che la pandemia allentasse la morsa. A proposito della pandemia, non ti sei fermato neanche durante il lockdown: in attesa della riapertura, da casa hai interagito sui social, coinvolgendo anche altri tuoi colleghi e -addirittura!- hai inaugurato un nuovo spazio teatrale, quello del Teatro7 Off , di cui sei il direttore artistico. Vuoi raccontarci qualcosa di questo o di altri tuoi progetti?

Noi artisti, teatranti, abbiamo la missione di donare agli altri la bellezza che ci è stata donata: la capacità di interagire col prossimo, di regalare un sorriso, una riflessione, un momento di commozione attraverso la nostra arteE’ proprio necessario! Se riuscissimo a scoprire la bellezza che ci circonda, forse, sarebbe poi più difficile contornarci di cose brutte come la guerra… Ah, se i potenti avessero ben presente quanta bellezza abbiamo creato e che con una cannonata si distrugge tutto, soprattutto la vita degli altri…! Ecco, dobbiamo necessariamente regalare bellezza, senza fermarci di fronte alle difficoltà. Il teatro è un modo per stimolare le coscienze, per far interagire le persone su un palcoscenico, per far emozionare chi sta in platea. E’ necessario, perciò, aprire più spazi possibile ed è per questo che abbiamo inaugurato il Teatro 7 Off in un Municipio in cui non c’erano altri progetti di questo genere. Certo, è un impegno, ma io lo dico sempre: la nostra è una missione gioiosa!

NON RESTA CHE AUGURARE IN GERGO TEATRALE “TANTA MERDA” PER IL SUCCESSO DI “RUGANTINO“, SPETTACOLO CHE VA ASSOLUTAMENTE VISTO PERCHE’ REGALA UNA SERATA DI SPENSIERATEZZA, COSA CHE IN QUESTO MOMENTO FA DAVVERO BENE AL CUORE E ALL’ANIMA!

Margherita De Donato

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LA TRAMA: Siamo a Roma, nel 1830, sotto il papato di Pio VIII. Un giovane popolano di nome Rugantino, un po’ spaccone e nullafacente, vive di espedienti aiutato da Eusebia, spacciata per sua sorella. I due riescono ad ottenere vitto e alloggio dapprima da un anziano prelato, che quando muore non riserva loro alcun lascito, quindi da Mastro Titta, il boia dello Stato Pontificio, che si innamora di Eusebia e ne è presto ricambiato. Rugantino, invece, brucia di passione per la bella Rosetta, moglie del violento e gelosissimo Gnecco Er Matriciano, e scommette che riuscirà a sedurla prima della Sera dei Lanternoni. Dopo varie peripezie e stratagemmi, Rugantino seduce la ragazza, ma imprevedibilmente se ne innamora: per questo in un primo momento non fa parola con gli amici della sua impresa, poi però cede alla vanagloria ferendo i sentimenti di Rosetta. Quando Gnecco viene ucciso da un criminale, Rugantino si fa trovare accanto al cadavere e si autoaccusa dell’omicidio, affermando di aver compiuto il fatto per amore di Rosetta. Imprigionato e condannato a morte, Rugantino sarà giustiziato da Mastro Titta e, forte dell’amore ricambiato da Rosetta, nell’affrontare la morte, dimostrerà di essere un vero uomo. 

EDIZIONI PRECEDENTI:

La prima risale al 1962Rugantino: Nino Manfredi (in seguito sostituito da Toni Ucci); Rosetta: Lea Massari (in seguito sostituita da Ornella Vanoni);  Eusebia: Bice Valori (in seguito sostituita da Gloria Christian), Mastro Titta: Aldo Fabrizi.

Le successive edizioni ci furono negli anni 1978, 1998, 2001, 2004, 2010, 2013, 2018 e videro alternarsi nel ruolo di Rugantino attori del calibro di Enrico Montesano (nel 1978 e 2018), Valerio Mastandrea (1998), Michele La Ginestra (nel 2001 e 2004), Enrico Brignano (nel 2010 e 2013); in quello di Rosetta attrici del pari di Alida Chelli (1978), Sabrina Ferilli (1998, 2001), Fiorella Ceccacci Rubino (2004), Emy Bergamo (2010), Serena Rossi (2013), Serena Autieri (2018) nei panni di Eusebia interpreti quali Bice Valori (nel 1978 per la seconda volta), Simona Marchini (1998, 2001), Edy Angelillo (2004 e 2018), Paola Tiziana Cruciani (2010 e 2013), mentre Mastro Titta furono nell’ordine Aldo Fabrizi (1978), Maurizio Mattioli (1998, 2001, 2004, 2010), Vincenzo Failla (2013), Antonello Fassari (2018).

Serena Autieri (Rosetta) e Matteo Montalto (Serenante) ricoprono i loro rispettivi ruoli per la seconda volta, dopo la precedente edizione del 2018
Una terna irresistibile: LA GINESTRA – ANGELILLO – WERTMULLER, intervistati su RAI 1