“L’ultimo recital” con Marco Zadra

L’attore Marco Zadra, molto apprezzato nelle sue esibizioni anche dal pubblico del Teatro Don Mario Torregrossa, torna in scena l’8-9-10 luglio (ore 21:00) a Villa Massimo con uno spettacolo dedicato al padre Fausto Zadra, in occasione del ventennale della sua scomparsa. Prenotazioni presso Teatro 7: 06.444.36.382

Non perdete l’esibizione di Marco Zadra ne “L’ultimo recital, uno spettacolo divertente, intimo ed emozionante che avrà come cornice il Giardino Giuseppe De Meo in Viale di Villa Massimo 8.

E’ un viaggio nel tempo raccontato attraverso i ricordi di una famiglia “speciale”.
Una famiglia formata da due genitori fantastici, entrambi pianisti: il papà Fausto, argentino di Barranquitas (solista nelle più celebri orchestre del mondo, da Santa Cecilia alla Konzerthaus di Vienna) e la mamma Marie Louise, nata ad Hasselt nella parte fiamminga del Belgio.

Il viaggio parte dal 1922 – anno in cui il nonno paterno Alcide emigrò in Argentina – e si conclude il 17 maggio 2001, data della scomparsa del padre, nel pieno dell’esecuzione di un notturno di Chopin sul palco del Teatro Ghione di Roma.

E’ una storia di migrazione, di aneddoti curiosi, talvolta poetici, talvolta esilaranti, che raccontano il rapporto di Zadra con i suoi meravigliosi genitori.

Si parla di un papà molto presente, che da buon sudamericano gli ha insegnato a giocare a calcio e che dalle tournée nei paesi dell’Est gli riportava regali improbabili, come le scarpe Adidas a quattro strisce o le magliette appartenenti a squadre rumene per lo più sconosciute, che Zadra da ragazzo sfoggiava in una scuola di élite frequentata grazie agli enormi sforzi economici dei suoi. E proprio in quella scuola, un collegio molto austero gestito da preti, il povero Marco esibiva anche pullover pesantissimi, altrimenti destinati ai ragazzi africani dello zio missionario Padre Bianco d’Africa, e doveva affrontare il saggio di pianoforte senza saperlo suonare…!

Con un ritmo travolgente, si passa dal racconto tragicomico del Mondiale di calcio del 1982 vissuto in un paesino sperduto della campagna fiamminga – facendo attenzione a non esultare troppo per non spaventare il cane cardiopatico della nonna materna – al fervido ricordo dei nonni paterni, Alcide e Dina, due trentini emigrati in Argentina, e quelli materni: la bella Julia Cleeremans ed il Colonnello Jules Bastyns di cui si erano perse le tracce per lunghi anni visto che era stato condotto in un campo di prigionia in Polonia. Il tema centrale della “morte” viene affrontato con garbo e leggerezza fino all’epilogo dell’ultimo recital, cui segue un finale a sorpresa pieno di poesia ed umanità, che parla di un uomo capace di essere un meraviglioso artista e padre allo stesso tempo, pronto a lasciare un testamento di amore a quelli che verranno dopo di lui.

E’ uno spettacolo che, tra tante risate e tanta dolcezza, commuove tutti. Ciò è reso possibile dalla generosità con cui Zadra si dona, mettendo il suo cuore nelle mani del pubblico. Per circa due ore sul palco, il personaggio diventa persona con tutta la sua forza e le sue fragilità.

Per la ricca teatrografia di Marco Zadra come autore, regista ed interprete, vi rimandiamo al suo canale Youtube. Potete seguirlo anche su Instagram e Facebook.

VIDEO-INTERVISTA (2008) GALLERY

Ricordiamo che Marco Zadra è docente del laboratorio del Teatro 7, di cui è direttore artistico Michele La Ginestra, con il quale Zadra ha lavorato in spettacoli come “Uno e basta”“Last Minute”“Ago e Bianca”.

Qui di seguito, una spassosa esibizione di Marco al pianoforte tratta dalle varie edizioni del suo spettacolo “Zadriskie Point, che abbiamo avuto il piacere di ospitare sul palco del Teatro Don Mario Torregrossa.