Danzando, ma non solo, con…Saria Cipollitti

Danzatrice, performer, regista multimediale di progetti divulgativi e di video-clip musicali. In quest’anno accademico è entrata a far parte del corpo insegnante della CdS Academy. Vi presentiamo una figlia d’arte dalle mille sfaccettature…

SARIA CIPOLLITTI (Roma, 15/04/1989) inizia all’età di 6 anni a ballare, formandosi presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Ha lavorato nelle maggiori produzioni del musical italiano: nel 2011 in “Secret of Sea” a Doha in Qatar con la regia di Gino Landi; nel 2015 è nel corpo di ballo dello spettacolo “Il Conte Tacchia”, in scena al Teatro Brancaccio di Roma per la regia e le coreografie di G. Landi; nel 2016-2017 lavora come danzatrice nella commedia musicale “Il Marchese del Grillo” (regia M. R. Piparo e coreografe di R. Croce); nel 2017 in “Febbre da cavalloal Teatro Sistina di Roma (regia di Claudio Insegno, coreografie di S. Bontempi e direzione artistica di Enrico Brignano) ed in “Jesus Christ Superstar” con Ted Neeley (regia M. R. Piparo e coreografie R. Croce); nel 2018 nel “Conte Tacchia” (regia Massimo Piparo e coreografie di M. Casalino) ha il ruolo della regina Elena al fianco di Enrico Montesano al Teatro Sistina di Roma e in tournée nazionale; nel 2018-2019 “Dirty Dancing, the classic story on stage” nel ruolo di Penny Johnson, per la regia Federico Bellone e coreografie di G. Bruce.

In TV lavora in qualità di danzatrice per programmi come “I Migliori Anni – edizione 6 e 7” (rispettivamente nel 2013 e 2016) di Carlo Conti, coreografie F. Mainini; “Tu si que Vales” (2016-2017) con le coreografie M. Paparo, “L’anno che verrà” (2017) di Amadeus, sempre con le coreografie di F. Mainini e per “Leonardo, la Serie” (2020) con la regia di Daniel Percival e “Stories” (2021), entrambi con le coreografie di Gianni Santucci.

Il 2009 è per lei l’anno dei concorsi. Partecipa, infatti, e vince il Primo premio al concorso nazionale Pierrot Danza sezione modern-jazz con la coreografia di Tiziana Carano. Ottiene la Seconda posizione sezione seniores al Concorso Danza Eurocity. La giuria era composta da Kathryn Wede (Royal Ballet School), Jan Jolley (Royal Ballet Schollo), Samuel Wursten (direttore Accademia di Rotterdam), Jocelyn Bosser (Conservatorire National Superieur de Musiqui et Dance de Paris) e MichaVanHoecke. Inoltre arriva in finale come unica Italiana al “Premio Roma 2009“, concorso internazionale di Danza (presidente di giuria Yuri Grigorovich).

Parallelamente coltiva gli studi classici, diplomandosi al Convitto Nazionale di Roma nel 2008, e prosegue iscrivendosi all’Università La Sapienza di Roma, al Corso di Laurea in Letteratura, Musica e Spettacolo, laureandosi in Lettere e Filosofia nell‘anno accademico 2012-2013, con la tesi “Divulgazione del sapere attraverso la nuova produzione multimediale. Storia, cultura e memoria per un bene collettivo”. Questa specializzazione la porterà nel 2021 a curare progetti divulgativi come: “Virtual Reality Experience (la ricostruzione digitale del teatro e del mercato romano di Ferentino) e “Ferentino, città d’Arte, Storia, Cultura, Tradizione” per il comune di Ferentino; il progetto “Live Art”, come regista multimediale per il Museo del Mare e della Navigazione di Santa Severa; i video-clip musicali “La voce del silenzio” (nato dando un nuovo senso a questo brano, con la voglia di rompere il lungo silenzio dei teatri vuoti e per far tornare a vivere le voci di tutti gli artisti) e “A Primmadonna” , interpretati entrambi da D. Pandimiglio, oltre a Near you- Sorridi Amore Vai interpretato da Donatella Pandimiglio e Rita Cammarano con le musiche di Nicola Piovani. Risale al 2015 “Seegal” , racconto audio-visivo tratto dal romanzo di Richard Bach “Il gabbiano Jonathan Livingston“, realizzato attraverso una coreografia di 4 ballerini che danzano dentro un mondo onirico, interamente girato in studio virtuale; è del 2010 la sua partecipazione al docufilm “La Reggia di Venaria” per la regia di Gabriele Cipollitti.

Cominciamo l’intervista togliendoci una curiosità sul tuo nome che richiama un’isola nel mare EgeoA chi si deve questa scelta e perché?

In realtà il nome Saria deriva da “Rosaria”. E’ una variante che i miei genitori scelsero per ricordare mia nonna Maria Rosaria, purtroppo venuta a mancare prima che nascessi. Ereditare il nome dei nonni oggi è visto come qualcosa di retrogrado; io invece la trovo una scelta bellissima. In ogni occasione, dalla firma di un contratto ad una semplice presentazione, lei è sempre con me, creando un legame attraverso la memoria. Quindi è un nome sicuramente particolare, ma con solide radici legate alla famiglia e alla fede.

Il fatto di essere una figlia d’arte (ndr. il padre è Gabriele Cipollitti, regista di programmi televisivi di divulgazione scientifica e culturale quali Superquark, Ulisse, Meraviglie, Stanotte a…) ha influenzato le tue scelte artistiche?

Fin da piccola ho avuto la fortuna di stare spesso sui set vicino a mio padre e, grazie a questi momenti unici, vissuti in posti meravigliosi ricchi di cultura, è nata in me la passione per la “divulgazione del sapere”. Nonostante la forte passione per la danza, ho sempre visto la regia come un proseguimento naturale del mio percorso. Sicuramente la figura di mio padre mi ha influenzato ‘positivamente’, senza costrizioni: insieme a mia madre, mi ha insegnato ad osservare il bello, apprezzandone ogni dettaglio per restituirlo e divulgarlo agli altri. Di fondamentale influenza per me sono state le grandi figure di Piero e Alberto Angela, ai quali sono molto grata. A Piero Angela è persino dedicata la mia tesi di laurea sulla “Divulgazione del sapere, attraverso la nuova produzione multimediale, storia, cultura e memoria per un bene collettivo”. Tutti conoscono la sua grandezza, ma l’insegnamento più prezioso per me è stato quello dietro le quinte, che in pochi conoscono: un’umiltà gentile volta a tutti.

Alla passione per la danza, che ti ha dato molte soddisfazioni sia in teatro sia in TV, col tempo hai aggiunto nuove esperienze in svariati campi, che hanno fatto di te un’artista completa. Puoi raccontarci, ad esempio, come è nata la tua carriera di attrice di musical?

Il musical è stato qualcosa di inaspettato, che ho scoperto grazie all’incontro di grandi registi – come G. Landi, M.R. Piparo, F. Bellone, E. Montesano e tanti altri – che hanno visto in me un potenziale espressivo, che potesse andare oltre la danza. Venivo dalla rigida preparazione dell’Accademia Nazionale di Danza e sicuramente la prima insegnante che, già a 14 anni, ha fatto nascere in me il primo seme di consapevolezza attoriale è stata la maestra Sandra Fuciarelli nella materia composizione coreografica. Le sue lezioni hanno acceso in me un motore creativo che ancora oggi è in movimento…quelle lezioni sono ancora oggi fonte di ispirazione per me.

Anche tuo marito (ndr. Matteo Montalto) fa parte del mondo dello spettacolo (dal 10 al 27 Marzo 2022 sarà il Serenante nel Rugantino interpretato da Michele La Ginestra sul palco del Teatro Sistina) e formate una coppia affiatatissima sul lavoro e nel privato. Come vi siete conosciuti?

Ci siamo conosciuti grazie allo spettacolo “Il Conte Tacchia” con la regia del grande maestro Gino Landi, al quale siamo molto legati e grati, sul palco del Teatro Tirso de Molina – un gioiello del Teatro Romano diretto da Achille Mellini – per debuttare poi al Teatro Brancaccio di Roma nel 2015. Rimasi subito colpita dalla sua voce, ma immediatamente dopo dal suo carattere solare e accogliente. Emblematico è stato il testo di un brano che Matteo cantava nel Conte Tacchia : “Scappa dal matrimonio credi a me, io non l’ho fatto ancora e sai perché”dopo qualche anno, il 13/05/2019, ci siamo sposati e quello spettacolo lo portiamo sempre nel cuore.

In quale altro spettacolo avete lavorato insieme? Attualmente c’è un progetto che state preparando?

Negli anni siamo riusciti sempre di più a lavorare insieme, sul palco e dietro le quintecome performer, come autori e registi – dividendoci i ruoli con grande rispetto e reciproco aiuto. Insieme abbiamo una forte creatività che ci porta a sperimentare progetti eterogenei, che vanno ad abbracciare molti aspetti della nostra artisticità. Molte novità ci attendono in questo 2022, dopo due anni di pandemia così difficili. Forse proprio in questi anni è cresciuta ulteriormente la nostra “coppia artistica”: abbiamo raccolto la forza nello stare insieme e, mentre i teatri erano chiusi, abbiamo portato a compimento progetti ambiziosi di divulgazione culturale/multimediale (come “Live Art” per il museo del Castello di Santa Severa e “Virtual Reality Experience”, ricostruzione digitale di ambienti storici) ed i video clip “La voce del Silenzio”, “A Primadonna” e “Near You – Sorridi Amore Vai”, interpretati dalle grandi artiste Donatella Pandimiglio e Rita Cammarano. Prossimamente ci sarà un nuovo progetto che prenderà forma prima dell’estate, ma purtroppo non possiamo svelare anticipazioni…

Hai studiato molte discipline artistiche, completando percorsi accademici/universitari e di recente sei diventata un’insegnante di danza della CdS Musical Academy (sezione Teen 14-19 anni) presso il Teatro Domma. Quali consigli senti di dare ai giovani che la frequentano, sognando un futuro in questo settore?

Consiglio loro di perseverare e di affrontare con disciplina e passione la propria arte, ma senza avere la presunzione di affrontare tutto da soli…e di affidarsi, quindi, a dei maestri di riferimento o semplicemente ad una persona vicina, che crede nel loro talento, da cui prendere le forze nei momenti difficili. Da soli non si va da nessuna parte e con il valore di primeggiare saremo solo infelici. Il consiglio è di godersi ogni istante sul palco e di non dare mai per scontato la vicinanza di un collega/amico. Il nostro lavoro non deve essere individualista, ma collettivo: gli affetti che nascono sul palco daranno la forza ai giovani di creare un nuovo teatro migliore.

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UN GRAZIE A SARIA PER AVER CONDIVISO CON NOI TANTO DI SE STESSA ATTRAVERSO LA SUA SENSIBILITA’. RICAMBIAMO CON UN GRANDE AUGURIO PER TUTTI I PROGETTI CHE HA NEL CASSETTO !

Margherita De Donato