“RADICE DI 2”: La Ginestra-Angelillo

Il 1 Dicembre 2019 i due attori hanno messo in scena questo spettacolo al Teatro Don Mario Torregrossa! Ecco il loro invito a vederli recitare.

“La matematica dell’amore (Radice di 2)” una storia d’amore, di matematica e di paura di invecchiare.

Arrivato alle soglie della pensione, Tommaso/Tom, uomo semplice che non vive di slanci ed ambisce alla normalità, fa il consuntivo della sua vita. Ha accanto Geraldina/Gerry, che lo accompagna da quando erano bambini. Lui ossessionato dalla matematica; lei perennemente in fuga dalla realtà, sognatrice e alternativa. È inevitabile che la semplice amicizia si trasformi presto in una delicata storia d’amore, che dura in pratica tutta la vita. I sessant’anni insieme trascorrono in un alternarsi di avvicinamenti ed allontanamenti.
Come il gatto e il topo cui fanno riferimento i loro nomi, i due si inseguono di continuo.

Così profondamente diversi, ma indissolubilmente uniti dal gioco dell’amore, Tom e Gerry – prima bambini, poi adulti e vecchi – mettono in scena una divertente commedia che, ritmata dal gioco alterno del loro continuo rintuzzarsi, offre lo spunto per guardare gli aspetti della vita quotidiana da prospettive diverse, così come sono loro, “radice di due” appunto, ovvero un numero irrazionale.

Il filo conduttore in questa storia di sentimenti è dunque quello della matematica che, avvalendosi di tesi e di ipotesi, utilizzando procedimenti induttivi e deduttivi, cerca di dare spiegazione ai propri assunti. Ma quando si parla di amore, non esistono regole immutabili: le formule non possono provare a spiegare le ragioni di un sentimento, né i fattori di attrazione fra gli individui o l’intesa che travalica il tempo…Questi sono tutti elementi paragonati all’estrazione della radice di due, al senso di irrazionalità che il rigoroso concetto porta con sé.

Il testo di Adriano Bennicelli (vincitore del prestigioso premio di scrittura teatrale “Diego Fabbri 2006″ e del Premio Nazionale di Drammaturgia “Oltreparola 2008”) è diventato uno spettacolo cult del panorama artistico italiano.
Leggerezza e profondità si intrecciano in questa pièce brillante dai risvolti dolci-amari, affidata alla regia di Enrico Maria Lamanna che, con abilissima mano, rende i ritmi serrati in un continuo alternarsi di situazioni che regalano al pubblico un’ora e mezza per divertirsi, riflettere e sorridere.
Una scenografia minimalista fa da sfondo a questo atto unico realizzato con cura e minuzia.

Michele La Ginestra, sempre perfettamente a suo agio sulle tavole del palcoscenico, riesce a dare voce alle tante sfaccettature del personaggio di Tommaso. E in questa ennesima prova, mostra di essere un artista valido e fantasioso, delicato ed incisivo, capace di saltare da un registro all’altro senza imperfezioni. Al suo fianco, una incredibile Edy Angelillo, che si muove con grazia e disinvoltura, dando corpo ad un’interpretazione capace di stupire ed emozionare.

Compagni di gioventù, Bennicelli e La Ginestra si sono incontrati sul lavoro più volte: il primo ha scritto “Discount”, “Uno e basta” (entrambi del 2005), “Last Minute”(2007) e il secondo li ha interpretati. Parlano lo stesso linguaggio, toccano gli stessi temi – la gioventù, la crescita, i problemi, le curiosità: la vita, insomma – a volte con un pizzico di nostalgia, a volte con un po’ di disincanto e di ironia. Fanno sempre sorridere. Fanno anche ridere, ma non a vuoto.

Margherita De Donato