Domenica 5 gennaio va in scena uno spettacolo unico nel suo genere sul territorio nazionale, che regala circa due ore di intense emozioni, trasportando tutti nella storia musicale italiana degli ultimi 50 anni.
Questo viaggio musicale – teatrale nel mondo di Mia Martini e Loredana Bertè vede protagonisti sul palco una cantante, Serenella Alfano, tra l’altro amica di Mia Martini; due attori, Guido Paternesi ed Imma Priore; cinque musicisti, a partire dal fondatore della band Marco Balducci (batteria), Roberto Sciusco (basso), Luigi e Patrizio Sciusco (chitarre) e Roberto Cortese (piano e tastiere), artista del nostro territorio.
Nei 110 minuti dello spettacolo composto da due atti in forma di reading, la voce di Serenella Alfano interpreta le canzoni più famose delle due grandi artiste e sorelle Mimì e Loredana, con particolari arrangiamenti musicali intervallati dalla lettura di alcuni testi, originali e non, a cura di Fernando Paternesi. L’interpretazione drammaturgica è affidata a Guido Paternesi – che firma anche la regia – e Imma Priore.
La scaletta musicale spazia da Almeno tu nell’universo a Gli uomini non cambiano di Mia Martini a E la luna bussò e Non sono una signora di Loredana Bertè, passando per Minuetto e Mare d’inverno, per citare soltanto alcuni brani. Con un omaggio finale a Renato Zero, un grande amico di entrambe le artiste, ed alla sua Più su dedicata da Serenella Alfano alla sua Mimì.
Serenella Alfano, attrice e cantante, accompagnata dai suoi musicisti, compie la fatica artistica di raccontare le gioie, le stravaganze, i dolori e le avventure di due sorelle che rappresentano, per certi versi, le differenti facce della stessa medaglia di un cambiamento che ha voluto la donna al centro di una rivoluzione culturale. Mia Martini, devastata dalla sua stessa arte e sensibilità, oltre che da una società troppo piccola e borghese, contrasta con la sorella Loredana, all’inizio fintamente più omologata, ma poi anch’ella sempre meno legata alle regole del business musicale dell’epoca. In questa piccola opera sono raccontate, attraverso travagliate storie d’amore e di violenza quotidiana e familiare, la creatività ed il disagio di essere diversi quando si cerca di cambiare le regole del gioco.
Lo spettacolo è andato in scena in altri teatri di Roma, tra cui la Sala Petrolini