“Guanti Bianchi” di Paolo Triestino aprirà la stagione 2025-2026

Un’idea originale, ispirata al testo di Paola Guagliumi “L’arte spiegata ai Truzzi”, si traduce in un monologo scritto da Edoardo Erba appositamente per Paolo Triestino, con cui ha più volte collaborato, il quale è regista di se stesso.

Nato a Colleferro, Antonio (Paolo Triestino suo profilo FB) si è trasferito a Roma ancora adolescente e ha passato la vita a trasportare opere d’arte. Anche se non ha studiato, attraverso il contatto quotidiano e le attenzioni che necessitano, ha finito per capirle meglio dei professori. Ha capito che l’arte è sempre attuale, parla ad ognuno di noi, al nostro oggi. Raccontando del suo mestiere con un linguaggio rozzo, comico ma intelligente, prende per mano il pubblico e lo fa viaggiare attraverso due millenni di capolavori. Parla soprattutto per i ragazzi del suo paese ed è convinto che, per rimanere umani, abbiamo bisogno prima di tutto di capire cos’è la bellezza. Per trattarla bisogna indossare i “guanti bianchi”, segno di rispetto. Ma le mani possono fare anche del male, associate ad un colore che può diventare anche un cognome: Bianchi, quello dei due fratelli che proprio a Colleferro hanno picchiato fino alla morte il giovane Willy… Una riflessione che si innesta inaspettatamente nella cronaca, aggiungendo alle atmosfere dei capolavori quello di una (brutta) storia dei nostri giorni.

RECENSIONI: machespettacolo.it – QuartaPareteROMA  Media&Sipario

Paolo Triestino in un’intervista ha dichiarato: ““Ho conosciuto diversi ‘movimentatori’ e davvero la loro frequentazione con l’arte, la costante vicinanza con le opere può a lungo andare innescare un percorso di interazione straordinario, quasi osmotico. Hanno spesso a che fare con direttori di musei, storici dell’arte ed ascoltano, toccano, osservano. Poi rielaborano. Sono fantastici…..Ora, ad esempio, guardo ‘Amor Sacro e Amor Profano’ di Tiziano con occhi differenti. Ho capito quel quadro, primo lo osservavo e basta.” (Fonte: qui)

Le Louvre est le livre dans lequel nous apprenons à lire” (“Il Louvre è il libro con cui impariamo a leggere”) diceva Cézanne. Ampliando il concetto potremmo dire che l’Arte tutta è quel libro.

La biglietteria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 16:00 alle 20:00

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