Sabato 15 marzo va in scena una storia in cui l’egoismo è l’unica legge conosciuta.
Un giallo? Un thriller? Una commedia? “Senza respiro” è un atto unico di David Norisco, che rappresenta un intreccio di incertezze e conflitti morali. La pièce ha debuttato in prima nazionale lo scorso gennaio al Teatro Marconi con la regia di Francesco Branchetti e vede come protagonisti Pamela Prati, nel ruolo di una misteriosa dark lady dalla personalità prismatica, affiancata da Simone Lambertini e Gianluca Lombardi. La colonna sonora è di Pino Cangialosi.
Tre personaggi affrontano un fatto delittuoso, che funge da motore per l’incontro tra di loro: l’attrice Pamela Prati, classe 1958, primadonna dall’epoca del Bagaglino degli anni ‘80 (palcoscenico dove è rimasta trentacinque anni), qui veste i panni della moglie del colpevole, la quale cerca di smontare le colpe del marito forzando una visione priva di concretezza; Simone Lambertini è l’avvocato della difesa che espone la sua strategia; Gianluca Lombardi, classe 1988, nel ruolo del giovane assistente di studio, si barcamena nel nascondere la ludopatia dell’avvocato. La scenografia, essenziale, riproduce lo studio dell’avvocato. Pian piano tutto si capovolge: la moglie ribalta la visione del fatto, innescando il dubbio e trasportando la storia in una nuova ottica al limite dell’assurdo. Ognuno dei protagonisti si difende strenuamente nel nuovo ruolo che si è ritagliato; il reale si mescola con l’assurdo. La finzione, truccata da immaginazione, copre le nefandezze e le sconfitte, diventando una maschera per sopportare la realtà. Non ci saranno incontri ma scontri, in cui l’ironia serve a degenerare nella farsa e nell’impossibilità di trovare una scappatoia che abbia un senso reale in questo esilarante gioco al massacro, perché il reale sarebbe la sconfitta di ognuno e allora, se non si è vittoriosi, almeno si immagina di esserlo.
Pamela Prati intervistata da Il Messaggero
Foto e immagini da Instagram dell’attrice

Botteghino: dal Lunedì al Venerdì – dalle 16:00 alle 20:00

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