Applausi a scena aperta per l’attore romano, che si conferma un attore di grande sensibilità.
Nella sua performance di sabato 25 ottobre sul palco del Teatro Domma Paolo Triestino ha trascinato la platea in un viaggio appassionante e comico insieme, in cui la leggerezza è calibrata alle emozioni intense.
“Guanti bianchi” nella sua versione 2.0 è un monologo profondo, scritto appositamente per lui da Edoardo Erba, con un linguaggio semplice e toccante che unisce il sentimento alla divulgazione de “L’arte spiegata ai truzzi”, come recita il titolo del libro di Paola Guagliumi, da cui è stata tratta l’idea dello spettacolo.

(Credits: social dell’artista – Ph. Stefano Sarghini)
Dal suo canto Triestino, in stato di grazia, interpreta con ironia e poesia l’umanità del suo personaggio, “Ricceri Antonio, nipote de’ Giuseppe, pe capisse, quello che ci aveva impresa de pompe funebri ‘n piazza (…) io co mi nonno non ci ho mai lavorato. Era solo pe divve che so’ de Collefero pure io, come voi”.
Così si presenta sul palco, entrando subito in empatia con gli spettatori e da quel momento in poi fa di tutto per trasferire ai presenti l’amore per l’arte antica e contemporanea, che ha avuto modo di apprezzare grazie ai quarantacinque anni di lavoro come movimentatore di opere d’arte, spostate di museo in museo, da una città all’altra.

Anche se non ha studiato, Antonio/Triestino ha finito per capirle meglio dei professori. Ha capito che l’arte è sempre attuale, parla ad ognuno di noi, al nostro oggi. Nello spaziare tra due millenni di capolavori, raccontando del suo mestiere con un linguaggio rozzo, comico ma intelligente, questo movimentatore ruspante, un truzzo appunto, spiazza ogni regola, incuriosisce, non è mai pedante e arriva dritto al cuore di chi lo ascolta. E’ profondamente convinto che, per rimanere umani, abbiamo bisogno prima di tutto di capire cos’è la bellezza. E per trattarla bisogna indossare i “guanti bianchi”, segno di rispetto.
Margherita De Donato
Domenica 26/10 alle 17:00 un’altra possibilità di avvicinarsi all’arte e restarne affascinati. Ottimo spettacolo anche per le scolaresche.

RECENSIONI: machespettacolo.it – QuartaPareteROMA – Media&Sipario


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