Al Teatro 7 le cose si fanno “Come Cristo comanda”

Ultime date, con repliche aggiunte, per lo spettacolo scritto e interpretato da Michele La Ginestra, con musiche di Andrea Perrozzi. In scena anche Alessandro Salvatori e Ilaria Nestovito per la regia di Roberto Marafante.

Anno 33 d. c., Palestina. È notte: due uomini, vestiti con tuniche e mantelli, sono seduti in una sorta di bivacco in mezzo al deserto. Parlano sommessamente per non essere scoperti, con la paura di essere stati seguiti da qualcuno; si capisce che sono in fuga.

Dai dialoghi pian piano si intuisce che sono due soldati romani, ma non due qualsiasi: uno, Cassio, è il centurione alla guida dei legionari al momento della crocifissione di Gesù sul Golgota; l’altro è Stefano, un suo soldato, quello che diede da bere a Cristo acqua e aceto.

L’evento che sconvolgerà l’umanità ha stravolto, inconsapevolmente, anche le loro vite; i due non potranno fare a meno di confrontarsi, animatamente, alla ricerca di alcune risposte, ma non tutto, nella vita, si può spiegare con l’esperienza e la logica.

Alessandro Salvatori, Ilaria Nestovito, Michele La Ginestra

In scena dal 27 febbraio, rimarranno ancora fino al 26 marzo (ore 21:00)

Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
Biglietti: ACQUISTA CON 2TICKETS
intero infrasettimanale € 25,00; ridotto € 19,00 (prev. compresa)
intero fine settimana € 28,00; ridotto € 22,00 (prev. compresa)
Botteghino: dal lunedì al sabato ore 10.30-20.00; domenica ore 16.00-17.00
Info e prenotazioni: tel. 0644236382
Ufficio promozione: Valeria D’Orazio – tel. 320.48.20.809 – promozione@teatro7.it

COSA DICONO GLI ATTORI:

MICHELE LA GINESTRA, che a maggio tornerà sul palco del Sistina nei panni di Rugantino, parlando di questo spettacolo ha raccontato: Ho scritto di getto questo testo, volutamente, nello stile del maestro Gigi Magni che con la sua giocosa romanità ha reso leggero qualsiasi argomento, anche il più spigoloso. Avevo bisogno di raccontare delle emozioni e avrei voluto affidare ad altri le mie parole. Poi, alla fine, mi sono innamorato della storia ed ho capito che non sarei riuscito a rinunciare ad una parte così importante del racconto. In questa nuova edizione dividerò il palco con Alessandro Salvatori, attore molto apprezzato dal pubblico del Teatro 7, che stimo per impegno e capacità, così come la poliedrica Ilaria Nestovito. Affidare la regia a Roberto Marafante, artista sensibile e di talento, è stato il gesto conclusivo, di questa sfida, che son certo coinvolgerà il nostro pubblico, pronto ad assistere ad uno spettacolo che vuole regalare emozioni e riflessioni, nonché spingere ad un confronto tra tutti coloro che ci regaleranno la propria presenza”.

ALESSANDRO SALVATORI, che ha sostituito Massimo Wermuller presente nelle precedenti edizioni dello spettacolo, ha dichiarato in un’intervista: “Creare dibattito, scambiare opinioni, toccare le coscienze, questa è per me la funzione del teatro e questo è quello che mi piacerebbe accadesse al pubblico in sala”.

La Ginestra e Wertmuller nella stagione 2017-2018 di COME CRISTO COMANDA

Hanno scritto dello spettacolo:

Spettacolo toccante, scritto bene e interpretato da due attori eccellenti, che ha il coraggio di mettere in scena una riflessione profonda sull’importanza dell’ascolto e del silenzio interiore”. Corriere dello Spettacolo

Ci siamo ritrovati di fronte ad uno spettacolo poetico, profondo, divertente quando serve, delicato e appassionante, sempre in grado di aprire le sue porte per una riflessione che ogni spettatore è libero di fare o non fare”. Media&Sipario

Con questo nuovo spettacolo, ben diretto da Roberto Marafante, Michele La Ginestra da’ prova di grande bravura e coraggio… incanta con l’interpretazione di questo personaggio particolare, fortemente tormentato, solo in apparenza lineare nella sua semplicità”. Saltinaria

E’ una piacevolissima sorpresa l’ultima esperienza autoriale di Michele La Ginestra…Un testo semplice ed immediato in uno stile alla Gigi Magni, tra commedia e tragedia”. Umbria e Cultura.it

La sfida enorme, affrontata da Michele La Ginestra, ci rende testimoni delle riflessioni che si scambiano due legionari della loro storia inserita nella “più grande storia mai narrata” (…) con la sua indiscutibile personalità artistica”. Latina Oggi