Veronica Liberale presenta “Carlona”, la protagonista del suo primo romanzo

L’autrice e attrice teatrale è al suo esordio come scrittrice di romanzi con “Carlona – Storia di una principessa senza favola”, un libro per bambini ma anche per adulti che vogliano viaggiare nel mondo del Libero Stato della Fantasia.

Cominciamo col dire chi è la protagonista della storia scritta da Veronica Liberale

Carlona ha nove anni, vive negli agii e nella bambagia in un piccolissimo regno situato nel Libero Stato della Fantasia. La piccola ha una particolarità: è una principessa senza favola. Nonostante suo padre il Re sia disposto a comprarle tutto ciò che desidera, la bambina si rende subito conto che le fiabe non sono in vendita. Carlona, allora, lascia il suo castello e si presenta speranzosa davanti al Consiglio Supremo delle Favole per chiederne una. Qui Mamma Oca le rivela che, per ottenere una favola, bisogna perseverare e avere pazienza. Ma Carlona vuole tutto e subito e questo suo atteggiamento ostinato la fa cadere nelle grinfie di una strega malvagia e di uno sciacallo. La principessa riesce a sfuggire ai due malintenzionati e nella fuga il suo destino si intreccia con quello di Poz, un mago adolescente, anche lui alla ricerca di un posto nel mondo. In un avventuroso viaggio tra favole vecchie e nuove i due scopriranno il valore della lealtà e dell’amicizia e che solo aprendosi agli altri con generosità si diventa veri protagonisti della propria storia.

In apertura articolo: Veronica Liberale (Foto di M. De Donato) – Le copie di “Carlona”, ottimo regalo da mettere sotto l’albero di Natale, ed il primo capitolo aperto sul leggio (Foto di Elena Tomei)

Dopo essere stato presentato al Dima Book Festival, il romanzo è stato ospite dello spazio culturale La Vaccheria (IX Municipio di Roma) nell’ambito di una serie di eventi promossi da Ars in Urbe APS.

In questo contesto abbiamo avuto la fortuna di poter entrare nel mondo fiabesco di “Carlona: storia di una principessa senza favola” (Collana Zucchero Filato della Dragonfly Edizioni) attraverso la voce della stessa autrice e di interpreti d’eccezione, che hanno letto alcuni passi del libro. Si tratta di Pietro De Silva (regista teatrale e noto attore cinematografico, che ricordiamo anche nel cast de La vita è bella, premiato con l’Oscar) che, coniugando arte e simpatia, ha dato le voci ad alcuni dei protagonisti, e dell’attore-regista Fabrizio Catarci, il quale ha curato anche l’ottima scelta delle musiche di sottofondo e svolto il ruolo di moderatore. In queste vesti ha introdotto Veronica Liberale, che si è presentata al pubblico, dicendo di aver esordito come attrice e autrice al Teatro Ateneo dell’Università la Sapienza di Roma, dove ha frequentato corsi e seminari sul teatro della spontaneità, la scrittura e l’improvvisazione diretti da Ferruccio Di Cori. Chi ne ha seguito il percorso artistico sa che nei suoi lavori teatrali si è occupata anche di tematiche sociali – dall’emigrazione alla scuola – seppure in toni da commedia. Come autrice teatrale dal 2016 ha vinto per quattro anni di seguito il “Roma Comic Off”- concorso ideato da Roberto D’Alessandro – con i seguenti spettacoli:  “Che classe” (Premio Teatro de’ Servi), “Pane, latte e lacrime” (Premio de’ Servi e Premio Marconi)“Direzione Laurentina” (Premio de’ Servi – edizione 2018) diretto da Pietro De Silva e “Questa strana voglia di vivere(Premio Leone) per la regia di Fabrizio Catarci. Alcuni di questi testi teatrali sono consultabili qui. Nel settembre 2022 con il suo “Marisa e altre cose”, Veronica Liberale torna a vincere la Categoria Commedia nella VI edizione del Premio Roma Comic Off per il Miglior Testo e le Migliori Scenografie. A marzo 2023 l’abbiamo applaudita al Teatro Domma come autrice ed interprete nei panni di zia Fiorella in “Gregory: una storia di famiglia”, un suo testo sull’inclusione. Da oltre dieci anni si muove anche nel campo del teatro per ragazzi, scrivendo a quattro mani con Antonio Losito per la compagnia teatrale “I Ridikulus”, creata insieme a Massimo De Giorgio e lo stesso Losito. Con loro ha messo in scena “Le Avventure del piccolo Burattino“, versione teatrale e brillante di “Pinocchio” di Carlo Collodi di cui si festeggiano i 140 anni dalla prima pubblicazione del suo romanzo, edito nel 1883. Il 31 dicembre “I Ridikulus” aspettano grandi e piccini al Nuovo Teatro San Paolo per festeggiare l’inizio del nuovo anno assieme a tutti i personaggi dello spettacolo “Un Encanto di famiglia”. Dal 2023 Veronica Liberale ha avviato anche un corso di scrittura creativa presso il Teatro degli Astri di Roma-Torrino.

Fabrizio Catarci (Ph. Margherita De Donato)

Pietro De Silva (Ph. Margherita De Donato). Reduce dal successo come regista di “Congiuntivite” al Teatro Sette Off, in questi giorni è impegnato sul set di “Una fottuta bugia”, una produzione Play Entertainment

Veronica Liberale (Ph. Elena Tomei)

Per Veronica Liberale la penna è una cara amica fin dalla tenera età. A soli otto anni, la futura scrittrice si rifugiava nella sua cameretta per comporre brevi racconti che poi la mamma, sua prima promoter, diffondeva fra le amiche – ha confidato ridendo. Ha raccontato anche come la maestra delle elementari abbia acceso in lei la passione per i libri e la fantasia, facendole conoscere i testi di Gianni Rodari (1920-1980), dalle “Favole al telefono” alle “Filastrocche in cielo e in terra”. In particolare, era rimasta affascinata dalla filastrocca “Como nel comò” in cui si racconta che “Una volta un accento/ per distrazione cascò/ sulla città di Como/ mutandola in comò”. Il pedagogista, poeta e giornalista piemontese nel 1970 si aggiudicò il Premio Hans Christian Andersen – è l’unico scrittore italiano ad averlo vinto – e Veronica Liberale lo considera come il suo primo mentore. A Rodari la scrittrice ha riservato una parte da protagonista nel romanzo, facendolo incontrare con Carlona. Come suo secondo mentore, in età più adulta, Liberale ha indicato J. K. Rowling, l’autrice della saga di Harry Potter, che tra il 1997 e il 2007 ne ha sfornato ben sette volumi, con i quali la letteratura per ragazzi ha visto crescere notevolmente il numero delle pagine dei libri destinati agli adolescenti (ndr. il primo, Harry Potter e la pietra filosofale, venne scartato da dodici differenti case editrici perché giudicato ‘decisamente troppo lungo’, per poi invece riscuotere i consensi di un pubblico di lettori di tutte le fasce di età. L’ultimo capitolo della saga, Harry Potter e i doni della morte, è risultato il libro più venduto nella storia dell’editoria, con ben 11 milioni di copie in 24 ore solo in Gran Bretagna e USA).

CURIOSITA’- Ricevuta la notizia che la casa editrice Dragonfly aveva accettato il suo manoscritto, Veronica Liberale ha scritto su FB: “La vera felicità non è solo che dopo due anni di lavoro la mia ‘Carlona’ abbia trovato finalmente un editore, ma che sia stata definita Romanzo di formazione. Grazie a tutti quelli a cui ho rotto le scatole in questi anni rincorrendo i sogni di bambina…anzi di Carlona.”

Fatima Ali al leggio (Ph. Elena Tomei)

“Ma come nasce una favola?” La risposta è venuta tramite la quarta di copertina del romanzo, letta da Fatima Ali (doppiatrice ed attrice presente nel cast di “Direzione Laurentina” della Liberale) e che qui riportiamo:

“Ma come si fa a ottenere una favola”, chiese tepidante Carlona. “Una favola non si ottiene. Una favola nasce, accade quando meno te lo aspetti. Non ci sono regole, ma di solito il suo protagonista deve attraversare molte peripezie prima che un Cantastorie si accorga di lui. Vedi cara, la favola è come un bel fiore: per prima cosa bisogna avere un seme, poi piantarlo, innaffiarlo con cura e avere molta, ma molta pazienza. Prima o poi il fiore sboccerà e potrà farlo dappertutto: in un piccolo vaso o in un grande campo dove ci sono altri fiori perfino nel deserto o tra le rocce. Così come una favola può nascere dappertutto: in un castello come in una stalla.

Veronica Liberale è attualmente impegnata nelle prove di “Cinghiali” che andrà in scena al Teatro de’ Servi dal 16 al 28/01/2024 per la regia di Pietro De Silva. Condividerà il palco con Duccio Camerini, Antonia Di Francesco e Giuseppe Zep Ragone. Si tratta di un testo che intende trattare temi quali la paura, la fame, la difficile convivenza, la guerra, l’edificazione selvaggia e la speranza, coniugando insieme la commedia e l’allegoria in una sorta di fattoria degli animali nostrana e più che mai attuale. (Ph. Margherita De Donato)

ATTENZIONE! Se volete conoscere la scrittrice anche nelle vesti di autrice teatrale ed attrice (qui il suo profilo Facebook), Veronica Liberale calcherà il palco del Teatro Domma il 24 e 25 febbraio 2024 con il suo “Direzione Laurentina”, una favola metropolitana per la regia di Pietro De Silva in cui tocca il tema della diffidenza sociale. Il sipario si apre e la scena rappresenta la metropolitana di Roma, in una serata d’inizio autunno: cinque persone (tra cui le attrici Francesca Pausilli e Antonia Di Francesco) si muovo tra diffidenza, segreti, sorprese; c’è anche qualcuno o qualcosa nell’ombra…E chissà che in questa occasione non possiate trovare ad attendervi anche le copie di Carlona!

Veronica Liberale in “Direzione Laurentina” interpreta Benedetta, una bellissima donna in abito elegante di ritorno da una festa con amici che, proprio quella sera, invece di prendere il taxi, decide di prendere la metropolitana…

Margherita De Donato