Buio in sala, è di scena AUGUSTO ZUCCHI

“Un bravo Maestro ti apre la mente, ti prende per mano e ti tocca l’anima”: con questo messaggio Augusto Zucchi accoglie gli allievi nella sua Accademia di recitazione. Con lo stesso spirito l’attore e regista guida gli spettatori dal primo all’ultimo istante dello spettacolo “L’ora della mosca”, un intreccio teatrale molto vicino al genere noir.

Il Teatro Domma è felice ed onorato di ospitare il 14 e 15 ottobre un artista del calibro di Augusto Zucchi, noto attore, regista, sceneggiatore e drammaturgo.

Attraverso “L’ORA DELLA MOSCA” – il suo adattamento ispirato a due monologhi dell’argentino Eduardo Pavlovsky, scomparso nel 2015 Zucchi ci fa rivivere una particolare epoca storica.

All’attrice ed aiuto regia Antonella Formisano (suo profilo FB) è affidato il prologo che introduce la vicenda. Tra il 1976 e il 1983 in Argentina, sotto il regime della Giunta militare, si contarono come scomparsi (desaparecidos) fino a 30.000 dissidenti o sospettati tali su 40.000 vittime totali. Il fenomeno riguardò anche i regimi dittatoriali militari di altri paesi dell’America latina, tra cui il Cile.

Un tema fortemente drammatico, affrontato con grande intensità, ma anche con ironia e tratti di comicità da Zucchi, grande artista del palco, nei panni di un vedovo, sconvolto dal dolore per la separazione forzata dalla figlia e disperatamente in cerca di lei. Si scopre essere stato un medico che, al tempo della dittatura militare in Argentina, veniva chiamato a firmare i certificati di morte dei prigionieri politici e che, durante una delle azioni, aveva preso in adozione una neonata, figlia di uno di lorola quale – sette anni dopo, col nuovo regime – gli è stata sottratta dalle autorità per essere riconsegnata ai nonni. Nelle sue lunghe digressioni, dettate da lucida follia, l’uomo coinvolge la giovane Julia Medina (Alessia Capua – suo profilo FB), presenza per lo più silenziosa, ma dalle espressioni eloquenti.

SCHEDA ARTISTICA

Nato a Varazze (Savona) il 09/03/1946, AUGUSTO ZUCCHI si diploma come attore alla scuola del Teatro Stabile di Genova con Luigi Squarzina nel 1968 e come regista all’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” di Roma nel 1971.

Ha diretto e interpretato numerosi spettacoli tratti da testi classici e contemporanei collaborando con cooperative, compagnie e teatri stabili. È autore di molteplici testi teatrali, il più celebre “La memoria e l’oblio”.

Ha fondato insieme al critico e scrittore Italo Moscati una compagnia teatrale, che si è occupata per alcuni anni di teatro di impegno civile.

Dal 1979 al 1981 è stato, con Alessandro Fersen, condirettore dello Stabile di Bolzano e ha collaborato con lo Stabile di Roma. Nel 1982 ha vinto il premio IDI per la regia dello spettacolo teatrale “Terroristi”. Nel 1987 ha organizzato in collaborazione con l’E.T.I. Ente Teatrale Italiano il “Progetto Dramma Italia”, una rassegna di teatro italiano contemporaneo.

SHOWREEL di Augusto Zucchi

Ha collaborato diversi anni con Maurizio Costanzo come regista di varie trasmissioni radiofoniche. Ha realizzato sceneggiati e originali per la radio.

Ha scritto numerosissimi soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione. Fra le sue partecipazioni in serie tv figurano molte delle più popolari come Distretto di Polizia, Il maresciallo Rocca, Papa Luciani – il sorriso di Dio, R.I.S. – Delitti imperfetti, I Cesaroni, Il generale Dalla Chiesa, Squadra mobile, Rosy Abate e Suburra.

Nel 2019 è uscito il suo libro Il bacio dell’Orco, Genesi Editrice, da cui ha tratto una sceneggiatura.

La storia di Gianni, un imitatore di grande talento, la cui carriera si è arenata alle esibizioni nei locali notturni. Tuttavia, questa sua straordinaria abilità torna utile ai servizi segreti per imitare la voce di un Ministro morto d’infarto.

Lo si ricorda protagonista in tanti film di successo, tra cui tre per la regia di Aldo, Giovanni e Giacomo e Massimo Venier: Tre uomini e una gamba (1997), Così è la vita (1998), Chiedimi se sono felice (2000); inoltre, con Checco Zalone recita in Sole a catinelle (2013). Ha diretto e interpretato il film La Voce – Il talento può uccidere accanto a Rocco Papaleo e Antonia Liskova nel 2013. In anni più recenti sul grande schermo ha preso parte a “I fratelli De Filippo” per la regia di Sergio Rubini. E’ nel cast della seconda stagione della serie Vita da Carlo (servizio on demand Paramount+ da metà settembre 2023), in cui interpreta un Ammiraglio in pensione, vicino di terrazzo di casa Verdone. Con lui ritroviamo Monica Guerritore nelle vesti dell’ex moglie di Carlo, Max Tortora nei panni di se stesso, mentre si aggiungono Christian de Sica compagno – anche nella vita – al Liceo Nazareno e poi cognato, oltre a numerose guest, tra cui Maria de Filippi, Claudia Gerini, Gabriele Muccino.

Dirige l’Accademia Zucchi – Professione Attore

Augusto Zucchi in scena durante le prove

L’ORA DELLA MOSCA” – 14 e 15 ottobre – Info: 3286077138

Margherita De Donato