A Marino, l’Officina Arte&Cultura presenta Cyrano di Edmond Rostand

Una rilettura dinamica, moderna e contemporanea di un’opera classica intramontabile. Giuliano Calandra con Alice Tempesta e Tommaso Lo Cascio ne sono i protagonisti, per la regia dello stesso Calandra. Coreografie di Giulia Ortenzi. Costumi di Martina Tempesta.

Cyrano de Bergerac è la celebre commedia-tragedia teatrale pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno degli scrittori più estrosi del Seicento francese. Fu rappresentata per la prima volta in quello stesso anno al Théâtre de la Porte-Sain-Martin di Parigi, avendo come protagonista Benoît-Constant Coquelin, un celebre attore del tempo, che aveva commissionato l’opera a Rostand. Grazie all’eccezionale trionfo di critica e pubblico nelle oltre quattrocento rappresentazioni, l’autore – a sua volta attore, sebbene di scarso successo – venne insignito della Legion d’Onore ed eletto membro dell’Académie Française. Nel 1923 questo dramma post-romantico, vera e propria summa delle potenzialità espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane, andò in scena per il Broadway Theatre con Walter Hampden arrivando a 232 date.

Chi non ricorda le famose parole del poeta-spadaccino Cyrano: “Ma poi che cos’è un bacio? Un giuramento fatto poco più da presso, un più preciso patto, una confessione che sigillar si vuole, un apostrofo rosa messo tra le parole “T’amo”. Un segreto detto sulla bocca, un istante d’infinito che ha il fruscio d’un’ape tra le piante, una comunione che ha gusto di fiore, un mezzo di potersi respirare un po’ il cuore e assaporarsi l’anima a fior di labbra”.

In Italia celebri Cyrano sul palcoscenico sono stati Gino Cervi nell’allestimento del 1953, Pino Micol nel 1977 e, a seguire, Gigi Proietti, Franco Branciaroli, Massimo Popolizio, Alessandro Preziosi e, in chiave musicale, Domenico Modugno. L’unica donna a interpretare il personaggio è stata Anna Mazzamauro.

CYRANO è Giuliano Calandra, che abbiamo applaudito anche in “Chi muore si rivede”

“Fisico, filosofo eccellente.
Musico, spadaccino, rimatore,
del ciel viaggiatore,
Amante, non per sé, molto eloquente,
QUI RIPOSA CYRANO
Ercole Saviniano
SIGNOR DI BERGERAC,
che in vita sua fu tutto e non fu niente!”

CRISTIANO è Tommaso Lo Cascio, che si è formato all’Accademia di Teatro e Arti performative “STAP” Brancaccio

ROSSANA è Alice Tempesta che si è formata all’Accademia di Teatro e Arti performative “STAP” Brancaccio

Teatro di Santa Maria delle Mole (Via Carlo Levi, 16)

L‘Officina Arte&Cultura vi aspetta con GIULIANO CALANDRA, TOMMASO LO CASCIO, ALICE TEMPESTA, MARTINA TEMPESTA, GIULIA ORTENZI.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al 3518059183

IL PROGETTO “Officina Arte&Cultura” è una fucina di talenti e professionalità, un cuore pulsante, un’officina che è diventata ingranaggio artistico di tutti i Castelli Romani. E’ nato nel 2021, dopo due anni di gestazione, grazie a Giuliano Calandra e Giulia Ortenzi, provenienti da esperienze artistiche nel mondo del teatro e della danza. I due artisti si sono stabiliti nello spazio di Santa Maria della Mole con l’intento di realizzare la propria personale idea di fare arte, aprendo una serie di laboratori e corsi per tutte le fasce d’età su varie discipline, tra cui la scrittura creativa (insegnata dal giornalista ed editor Roberto Pallocca), il canto moderno (con la docente Sabrina Germani, cantante e direttrice di coro, che ha avuto tra i suoi allievi anche il noto Tiziano Ferro) e la danza (con la danzatrice ed attrice romana Ylenia Tocco). “Trovate la vostra passione e seguitela. È appassionandosi che si vive per davvero. Siamo convinti che l’arte possa accendere la vostra passione. È questo l’obiettivo dei nostri corsi, accendere quella scintilla… Tutte le nostre attività, i laboratori e gli spettacoli sono affidati ad attori, attrici e insegnanti professionisti”. Così si legge sul profilo FB di “Officina Arte&Cultura”, che vuole essere un polo culturale, un punto di riferimento a Marino e dintorni, per allenare i muscoli dell’anima. La scuola di teatro propone sia spettacoli sia incontri con importanti personaggi del mondo dell’arte. La stagione teatrale 2023-2024 è cominciata con il sold out di “Come una barca in mezzo al mare”, monologo brillante tratto da “In mezzo al mare” – opera della penna di Mattia Torre – e messo in scena da Giuliano Calandra. Un susseguirsi di emozioni tra risate e riflessioni, domande che non trovano risposte e risposte che non trovano domande, in un equilibrio instabile… proprio come una barca in mezzo al mare.

“Come una barca in mezzo al mare” – Un giocatore di ping pong racconta la sua versione dei fatti su una relazione finita male, o meglio mai iniziata, con la seducente Elena: il racconto diventa occasione per riflettere sulla sua condizione di uomo smarrito nell’insensatezza del mondo circostante.

Margherita De Donato