Luglio a San Lorenzo: tre spettacoli gratuiti in piazza

L’Estate Romana nel quartiere San Lorenzo prevede mercoledì 19 luglio “IO LIBERO”, sabato 22 “CHE CLASSE” e giovedì 27 “COME DENTRO UN FILM”, tutti scritti da Veronica Liberale. Tra gli interpreti dei diversi cast figurano anche Mauro Mandolini, Francesca Pausilli, Antonia Di Francesco, Romina Bufano ed Elena Tomei.

INGRESSO GRATUITO

IN PIAZZA DELL’IMMACOLATA

Mercoledì 19 luglio – alle 20:30 –

SI COMINCIA CON…

19 luglio 1943 – 2023: in occasione dell’ottantesimo anniversario del bombardamento di Roma, in prima nazionale, per la regia di FABRIZIO CATARCI, debutta lo spettacolo “IO LIBERO”, di e con VERONICA LIBERALE, affiancata da FRANCESCA PAUSILLI e ANDREA VENDITTI. Si vuole regalare agli abitanti del quartiere, ma non solo, un altro spettacolo finalizzato a tenere viva la nostra memoria storica, dopo il successo di “Pane, latte e lacrime” della stessa autrice (una commedia corale sulla storia di un gruppo di sanlorenzini nei giorni che precedono il tragico e fatale 19 luglio del 1943) rappresentato per tre anni di seguito in piazza dell’Immacolata e accolto con commozione da tutti.

La figura ispiratrice del testo è quella di Padre Libero Raganella (interpretato da MAURO MANDOLINI) e lo spettacolo vuole essere un omaggio al sacerdote che più di ogni altro ha incarnato lo spirito di accoglienza e inclusione, oltre alla lotta per la libertà, che ha sempre caratterizzato il quartiere San Lorenzo. Un gigante buono, all’apparenza burbero e forse troppo schietto e per questo, per alcuni versi, un prete scomodo, che ha sempre messo l’amore per la gente e la salvezza del prossimo al di sopra di qualsiasi altro interesse fazioso o di partito. Lui stesso dichiarò nei suoi diari di aver salvato la vita e dato accoglienza, durante la Seconda Guerra Mondiale, alle persone in quanto esseri umani, “senza sapere da che parte stanno”, animato da una vera e sincera carità cristiana.

ANDREA VENDITTI , VERONICA LIBERALE, MAURO MANDOLINI e FRANCESCA PAUSILLI

L’incipit della vicenda raccontata prende spunto da un episodio accaduto nel 1957, durante l’agitazione degli abitanti del quartiere contro il provvedimento della diocesi di allontanare Padre Libero dalla parrocchia dell’Immacolata.

“Aridatece Padre Libero” scrivono sugli striscioni i sanlorenzini, amareggiati e delusi dalla partenza del sacerdote. La piccola grande rivolta diventa il pretesto e lo scenario per rivivere i giorni terribili della guerra e del bombardamento, quando Padre Libero scavava tra le macerie in cerca di corpi e poi cercava alloggi per gli sfollati. E ancora i momenti della persecuzione razziale folle e senza senso, a cui il sacerdote risponde nascondendo ebrei e dissidenti politici, senza timore, senza pensarci due volte perché salvare vite umane diventa un obbligo morale.

“Viva Padre Libero” gridano i rivoltosi, asserragliati di fronte alla Chiesa dell’Immacolata, ma il grande affetto e il sincero attaccamento della gente del quartiere non basta a revocare il trasferimento del sacerdote. San Lorenzo perde una delle sue tante anime e Libero vi lascerà un pezzo di se stesso, ma è prima di tutto un sacerdote e deve rispettare le decisioni della curia. Lui che ha fatto della carità la sua regola di vita sa che “la sua gente” è ovunque e il suo quartiere è il mondo. L’uomo deve lasciare andare per sempre il suo amore nei confronti del luogo e delle persone che lo hanno visto nascere, crescere, formarsi. Deve attraversare per l’ultima volta quelle vie familiari, dove giocava da bambino; su una saracinesca abbassata qualcuno ha scritto con la vernice: “I grandi amori ritornano” Padre Libero ride di questo poeta metropolitano dell’ultima ora e, se lo avesse davanti, saprebbe come sistemarlo con una battuta….ma lui che ne ha sempre avuta una pronta, oggi di fronte alla rivolta dei sanlorenzini è rimasto senza parole, senza battute…“ i grandi amori ritornano” ripete ad alta voce, voltandosi un’ultima volta verso San Lorenzo, con una nuova consapevolezza. Padre Libero è infatti destinato a tornare e a regalare al suo quartiere natale altri anni, venti per l’esattezza –dal 1970 al 1990- vent’anni di impegno sociale e la crescita di una generazione, che ancora oggi guarda a lui come un padre e un punto di riferimento.

“IO LIBERO” vuole essere non solo un omaggio alla vita di Padre Libero Raganella, ma anche un modo per sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della memoria storica, indispensabile per conoscere e affrontare il nostro presente, e sul valore della libertà intesa come partecipazione alla vita pubblica, solidarietà collettiva, nel rispetto di se stessi e del prossimo, in vista di un bene comune.

Costumi: SORRISI D’AUTORE. Luci e fonica: DENIS PERSICHINI. Foto di scena: ELENA TOMEI

Selfie con il numero speciale della rivista “Zì Lorenzo”, dedicata all’80° anniversario del bombardamento del 19 luglio 1943 nel quartiere San Lorenzo, a cura della redazione e dell’Archivio Storia e Memoria San Lorenzo: una pubblicazione di circa 80 pagine, al cui interno sono presenti documenti dell’epoca, l’elenco inedito delle vittime del bombardamento -desunto dall’Archivio di Stato grazie alla ricerca di Augusto Pompeo- e le testimonianze dirette dei sopravvissuti.

A SEGUIRE

sabato 22 luglio – alle 21:00

In un liceo romano si organizzano corsi serali per studenti-lavoratori che vogliono conseguire il diploma. Una professoressa schiacciata dall’eterno confronto con la madre-insegnante perfetta-e-indimenticata, nonché delusa dai suoi giovani studenti senza valori e senza ambizioni, opta per alunni adulti che spera siano motivati. Si ritrova così a gestire una classe particolare ed eterogenea di adulti-bambini in cerca di riscatto, specchio di una società che gioca al ribasso. Quattro alunni: un ragazzo speciale, una youtuber, una russa vagabonda nel mondo, un ristoratore romano. Con loro c’è anche una simpaticissima, attenta e insostituibile bidella romana. Tra litigi, amori, amicizie e profonde crisi personali, ogni studente arriva a fine anno alla propria personalissima maturità. Lo spettacolo “Che classe” ha vinto il Premio de’ Servi edizione 2016 e la sua autrice Veronica Liberale il “Roma Comic off”.

Con PATRIZIA CASAGRANDE, ANTONIA DI FRANCESCO, VERONICA LIBERALE, ANTONIO LOSITO, DAVID MARZULLO, ALESSANDRO MOSER, FRANCESCA PAUSILLI – Regia PIETRO DE SILVA – Aiuto regia GIORGIA MACRINO – Luci e fonica DENIS PERSICHINI – Voce fuori campo RICCARDO MEI – Foto di scena e media manager ELENA TOMEI

E PER FINIRE

il 27 luglio – alle 21:00

“Come dentro un Film” è un testo teatrale a due, scritto e diretto da VERONICA LIBERALE ed interpretato da ROMINA BUFANO e ELENA TOMEI.

È una commedia che parla di inclusione in maniera leggera, divertente e senza pietismi.

La sinossi è figlia dei nostri tempi. Un viaggio emozionante nel sociale e in quei borghi e, soprattutto, nell’anima di quelle persone che vanno avanti e proseguono la loro vita tra stenti, sofferenze e sogni. Federica è un’ex bambina prodigio del cinema, precaria e dimenticata ma alla costante ricerca di una grande occasione per tornare al successo del passato. Questa arriva quando un sedicente produttore le promette una parte di finanziamento per un film ma, per ottenere l’altra parte di soldi, Federica dovrà accedere a un fondo europeo, mettendo dentro al progetto una persona con la 104. Il tempo è poco e il bando sta per scadere e Federica lo propone a Diana, una ragazza autistica incontrata in un bagno pubblico, in cui lavora come custode. Diana è destinata non solo a entrare nel progetto di cinema, ma anche nella vita stessa di Federica, rivoluzionandola. In una girandola di situazioni rocambolesche e divertenti, Federica abbandonerà il suo cinismo per entrare nel mondo puro e spiazzante di Diana.

“Come dentro un film” è un viaggio in un mondo dove le ipocrisie di finte e mancate inclusioni vengono smascherate con ironia e senza pietismo. Il pretesto è la nascita e l’evolversi di una strana amicizia, che appare, all’inizio, come quegli amori improbabili su cui nessuno avrebbe scommesso. Eppure Federica e Diana nella loro diversità sono destinate a completarsi, regalando ciascuna all’altra una nuova consapevolezza. Lo spettacolo si fa inclusione in quanto Elena Tomei, l’attrice che interpreta Diana, è una ragazza asperger.

Sullo sfondo il cinema e la vita che scorre come una pellicola in cui si muovono i piccoli grandi sogni di tutti noi. I dialoghi sono emozionanti e al termine dello spettacolo si esce dal teatro con qualcosa in più da tenere stretto nei nostri ricordi e nei nostri cuori.

Scritto e diretto da VERONICA LIBERALE – Con ROMINA BUFANO e ELENA TOMEI – Voci fuori campo (in o.d.a.) NICOLA PISTOIA – PIETRO DE SILVA – SIMONE GIACINTI – FRANCESCA PAUSILLI – LUIGI FIORANI – DARIO BIANCONECostumi ALESSIA SAMBRINI – Luci e fonica DENIS PERSICHINI – Foto di scena FRANCESCO NANNARELLI – Foto in locandina ANTONIO BATTAFARANOSpecial thanks GIULIAPARLA ONLUS PROGETTO TANGRAM

“COME DENTO UN FILM” – Il cinema che incontra il teatro: un connubio vincente.

Nel quartiere San Lorenzo fervono i preparativi: il palco in allestimento in piazza dell’Immacolata (Ph. Elena Tomei)

Margherita De Donato