Teatro 7, un mese con ZADRISKIE POINT, scritto e diretto da Marco Zadra

Un monologo folle e pieno di sorprese, che va in scena dal 2006, arricchito di novità ad ogni nuova stagione teatrale e sempre accolto da un grande successo di pubblico nelle varie edizioni portate sui palcoscenici della Capitale.

A grande richiesta Marco Zadra, showman eclettico ed elegante, torna dal 12 dicembre sul palco del Teatro 7 con il suo cavallo di battaglia Zadriskie Point in cui dà vita, con uno sfogo tragicomico, a un confronto tra la quotidianità e l’ambiguità del mondo dello spettacolo.

Zadriskie Point Bis” , “Zadriskie Point Tris” , “Zadriskie Point 4!” , “Zadriskie Point FIVE!” sono le varie edizioni di questo esilarante spettacolo che si sono susseguite, andando in scena al Teatro de’ Servi, al Teatro Italia, al Della Cometa e per più stagioni al Teatro 7, dove debuttò per la prima volta nel 2006. Anche il Teatro Domma ha avuto l’onore di avere nel suo cartellone 2019-2020 questo monologo del talentuoso e irrefrenabile attore dalle mille espressioni. Sul palco ci sono anche un contrabasso ed un pianoforte e Zadra stupisce il pubblico con assoli e virtuosismi, confermando la sua completezza ed originalità come artista.

Un umorismo sempre sul filo del surreale, ma molto radicato nel nostro quotidiano

MARCO ZADRA, autore, regista ed interprete dallo stile leggero e dalla comicità raffinata

Come ha fatto per “Così parlò Zadrathustra”, anche per il titolo di questo spettacolo Marco Zadra ha scelto un gioco di parole partendo dal proprio cognome. Non cercate, quindi, analogie di contenuto con lo “Zabriskie Point” (luogo nel deserto californiano, rappresentato nell’omonimo film diretto da Michelangelo Antonioni nel 1970), perché non ce ne sono, a parte il fatto che il protagonista del lungometraggio si chiama Mark.

Il bancone dello Zadriskie Point, così come tutta la scenografia, è opera di Zadra e Francesca Misiti, sua moglie

Zadriskie Point” è il nome di un Jazz Café, gestito da un artista ipocondriaco, in cui si muovono anche un barman sordomuto ed una ballerina zoppa, ma è anche il punto di vista di un attore brillante, affetto da gravi disturbi psicosomatici, costretto a muoversi in un mondo, quello dello spettacolo, che lui rifiuta e da cui è rifiutato.

Con una formula vivace e colorata Zadra descrive le tappe salienti del difficile percorso intrapreso dal protagonista, le tante terapie da lui tentate, assistito da un’improbabile psicologa (Giulia Zadra), di cui è l’unico paziente. Racconta i lavori alternativi fatti prima di poter realizzare il proprio sogno di attore (l’insegnante in una scuola di sordomuti, poi quello di dizione ai dipendenti di Trenitalia), la solitudine, il rapporto con l’unico amico fedele – il suo cane – anche lui affetto da sindrome maniacodepressiva. L’attore affronta in modo tragicomico il confronto psicologico tra l’uomo e l’artista, suscitando emozioni spesso prigioniere nel più profondo dell’animo.

Tra distonie neurovegetative ed attacchi di panico, ce la farà il nostro eroe, nella cui mente si aggirano personaggi (tipo Superman, Biancaneve, Batman o i Beatles), che popolano strampalate allucinazioni, per cui deve ricorrere a farmaci dai nomi impronunciabili?

Uno spettacolo esilarante, in bilico tra la semplicità e la genialità folle, che conquista i consensi e la simpatie di un pubblico eterogeneo, pronto alla battuta

Figlio del pianista argentino Fausto Zadra e della pianista belga Marie Louise Bastyns, Marco Zadra ha sviluppato un atteggiamento eclettico verso le forme d’arte e uno stile di respiro internazionale per la sua comicità intelligente e curata. In una sua vecchia intervista si legge: «Da bambino ho amato Jerry Lewis, Stan Laurel e Oliver Hardy, Jeacques Tati e Mister Bean. La loro comicità ha sorpreso ed entusiasmato la mia infanzia e adolescenza, ispirando la costruzione dei miei personaggi, che trovarono in seguito in Ave Ninchi, Gino Bramieri, Paolo Panelli e il Quartetto Cetra, tra tanti altri, i modelli di una straordinaria eleganza». Con il suo vario repertorio, l’attore romano, ma con sangue belga ed argentino nelle vene, rappresenta una figura rara nel patrimonio teatrale italiano.

Presentato dall’Ass.Cult. Jonglar,Zadriskie Pointvede in scena con Marco Zadra anche Giulia Zadra, Silvia De Vittorio, Flavio Cannata, Ettore Sagretti, Francesco Raineri, José de la Paz, Fabio Maggiore e Francesco Mongelli, un allievo di Zadra presso la CdS Theatre Academy.

ZADRISKIE POINT edizione 2014: Marco Zadra in scena con la figlia Giulia, classe 1996, che ha calcato il palco fin da giovanissima, iniziando la sua esperienza teatrale a soli tre anni. Da quel momento ha sempre frequentato laboratori di recitazione e workshop. Laureata al Dams di Roma Tre in “Teatro, Musica e Danza”, attualmente si occupa dei laboratori per gli studenti delle scuole medie, insegnando nei LAB 7 OFF del Teatro 7 Off 
La pièce divertente, ricca di doppi sensi e giochi di parole, va in scena dal 12 DICEMBRE 2023 al 14 GENNAIO 2024 al TEATRO 7 in Via Benevento, 23

SPETTACOLI: dal martedì al sabato ore 21.00; domenica ore 18.00
BIGLIETTI: intero € 25,00; ridotto € 19,00 (prev. compresa)
On line

Locandina dello spettacolo andato in scena nel 2019 al Teatro 7, dove quest’anno fa ritorno e vi festeggerà il Capodanno

Marco Zadra nella scenografia rinnovata per l’edizione 2023

Marco Zadra con il suo giovane cast, di cui fa parte anche la figlia Giulia in primopiano intenta a scattare la foto

Prenotazioni: tel. 0644236382 Botteghino TEATRO SETTE 7 (da lunedì a sabato ore 10.00-21.00; domenica ore 16.30-18.00)

Margherita De Donato