Il Teatro Domma su Canale 10 TV

L’inviato Alberto Tabbi ha intervistato don Simone Giovannella, il parroco responsabile della struttura, Marco Mininno in rappresentanza della CdS Academy, che ha curato il cartellone della stagione teatrale di quest’anno, e l’attrice Veronica Liberale, appena andata in scena sul palco del Teatro Domma con il suo “Direzione Laurentina”.

ALBERTO TABBI: Nato nel 1993 per volontà di don Mario Torregrossa, il Teatro Domma ristrutturato nel 2012 sta portando avanti anche quest’anno la sua stagione.

DON SIMONE GIOVANNELLA: Da sempre il teatro è uno strumento educativo formidabile, fondamentale, e don Mario, che lo volle fin dall’inizio, diede vita a questa realtà proprio perché ci potesse essere uno strumento educativo così importante come quello del teatro, che aiuta i giovani a esprimere se stessi, a conoscersi attraverso le emozioni, attraverso anche l’interpretazione di ruoli che li fanno mettere alla prova con delle difficoltà. Da quest’anno abbiamo anche iniziato dei giovani tecnici, che cominciano i loro tentativi di provare a fare queste cose e devo dire che i risultati sono veramente meravigliosi.

ALBERTO TABBI: Anche quest’anno un cartellone estremamente interessante, che affianca anche la vostra attività didattica…

MARCO MININNO: Abbiamo fatto tanti spettacoli divertenti, ma anche interessanti dal punto di vista emotivo e in più abbiamo un’attività didattica che si occupa di recitazione, musical, anche una scuola di tecnici, di musica e tutte queste attività interessanti per il territorio del X Municipio e noi siamo qui ad Acilia al Teatro Domma in via di Macchia Saponara 106.

ALBERTO TABBI: Avete proposto questo spettacolo in questa realtà particolare…

VERONICA LIBERALE: Sì, devo dire una bella realtà; è un teatro bello, cioè che ha un senso. Perché fare il teatro in un quartiere popoloso, popolare come Acilia, ha veramente un senso. I ragazzi del teatro mi chiedevano un titolo ed io ho pensato subito a “Direzione Laurentina” perché è una commedia in cui lo spettatore può entrare in empatia: è la storia di cinque persone bloccate sotto la metropolitana di Roma e si sa che i mezzi sono fonte di ispirazione per gli autori, perché dentro sotto i mezzi c’è un mondo… e questi cinque personaggi rappresentano appunto il mondo e un sesto personaggio nell’ombra è la sorpresa finale, perché c’è un colpo di scena. Quindi cinque persone diverse costrette a confrontarsi, perché rimangono bloccate dentro la metropolitana per 24 ore.

ALBERTO TABBI: Un teatro che all’interno della parrocchia San Carlo da Sezze è una valenza che va al di là del semplice spettacolo.

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