Federico Vita va al ballo nell’Opera buffa di Gian Carlo Menotti

Il tenore Federico Vita sarà l’amante in “Amelia al Ballo” nel Concerto Omaggio a Gian Carlo Menotti, il fondatore del Festival dei Due Mondi di Spoleto.

Federico Vita ha preso parte alla stagione lirica del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto A. Belli in diverse opere, tra cui “Madama Butterfly” di G. Puccini. Con Europa InCanto è stato Don Ramiro nella “Cenerentola” di G. Rossini e Tamino ne “Il Flauto Magico” di Mozart.

Sabato 18 novembre (ore 21) e domenica 19 (ore 17), con lui sul palco del Teatro Domma in “AMELIA AL BALLO” anche le voci soliste di: Sabrina Cortese (soprano protagonista nei panni di Amelia); Daniele Adriani (baritono, nei panni del marito di Amelia); Martina Giannattasio (mezzosoprano, nelle vesti dell’amica di Amelia); Carlo Alberto Gioja (basso, nel ruolo del capo della Polizia); Camilla Console Giulia Ferraldeschi (ambedue soprano, nel ruolo delle cameriere). AL PIANOFORTE il M° Kim Mi Hee, mentre il M°Andrea Rossi  dirigerà il CORO Vox Art, che commenterà il finale dell’opera buffa, cantando “se una donna vuole andare al ballo, al ballo andrà”.

GIAN CARLO MENOTTI – Cadegliano Viconago (VA), 07/07/1911 – Monte Carlo, 01/02/2007 cominciò a scrivere canzoni all’età di sette anni; a 11 anni scrisse sia il libretto sia la musica – secondo una prassi che avrebbe seguito per tutta la vita – per la sua prima opera, “La morte di Pierrot”. Nel 1923 si iscrisse al Conservatorio Verdi di Milano. Dopo la morte del padre, su consiglio di Arturo Toscanini, nel 1927 si trasferì con la madre negli Stati Uniti per iscriversi al Curtis Institute of Music di Philadelphia. Frequentò la classe di composizione di Rosario Scalero, insieme a Leonard Bernstein e Samuel Barber. Con quest’ultimo lavorò a diverse opere, scrivendo anche il libretto per l’opera più famosa di Barber, Vanessa, che debuttò nel 1958 presso il Metropolitan Opera e che vinse il Premio Pulitzer. Fu al Curtis Institute che Menotti compose la sua prima opera matura, AMELIA AL BALLO (1937), su proprio testo in lingua italiana. In Amelia al ballo sono già individuabili i caratteri di un linguaggio che troverà compiuta espressione nella produzione successiva del noto compositore e librettista lombardo: un’inventiva melodica di immediata comunicabilità; una scaltra scrittura musicale, ecletticamente improntata a moduli operistici ottocenteschi e pucciniani; la conoscenza dei meccanismi del mestiere teatrale, che si coglie sia nella scelta dei soggetti, generalmente legati all’attualità, sia nell’elaborazione dei libretti, dovuta al Menotti stesso. Nel 1958 Menotti fu il fondatore del Festival dei Due Mondi a Spoleto, di cui per cinquant’anni, fino alla sua morte, è stato indiscusso conduttore, facendolo diventare uno dei più importanti eventi culturali europei, con manifestazioni “gemelle” a Melbourne (Australia) e lo Spoleto Festival USA a Charleston (Carolina del Sud). La sua abitazione a Spoleto, situata in piazza del Duomo, è stata acquistata dalla Fondazione Monini nel 2010, ed è diventata sede del Centro di Documentazione del Festival dei Due Mondi: un piccolo museo denominato Casa Menotti di circa 160 m² inaugurato nel giugno 2011 e gestito dalla Fondazione Monini in stretta collaborazione con il Comune di Spoleto e con la Fondazione Festival dei Due Mondi. Inoltre l’amministrazione gli ha dedicato il maggiore teatro cittadino, il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti. (Fonte: Wikipedia)